La sostenibilità non va in vacanza.
Siamo in agosto e ora più che mai il tema vacanze è un tema “caldo”; letteralmente. Che sia estate o un’altra stagione dell’anno, non dimentichiamoci che la sostenibilità non va mai in vacanza…anzi sarebbe bene portarcela con noi, per questo parliamo di turismo sostenibile, di quell’approccio al viaggio che punta a minimizzare gli impatti negativi sull’ambiente, sulla società e sull’economia locale, promuovendo al tempo stesso benefici positivi per tutte le parti coinvolte.
Quando partiamo per un viaggio andiamo alla scoperta di qualcosa di nuovo e dovremmo affrontare questo cambiamento con la volontà e l’entusiasmo di migliorarci prima di tutto come individui, arricchendoci delle esperienze nuove che il viaggio in se ci permette di fare.
Partiamo da un inquadramento generale del concetto di turismo sostenibile e di come esso rappresenti un obiettivo per la sostenibilità globale.
Il turismo sostenibile infatti è identificato nell’Agenda 2030 come “incentivo primario per la crescita economica inclusiva e rivolta alle comunità locali”. [1]
Il turismo sostenibile è incluso in 3 dei target obiettivo per lo sviluppo sostenibile (SDGs):
- SDG 8.9 Concepire e implementare entro il 2030 politiche per favorire un turismo sostenibile che crei lavoro e promuova la cultura e i prodotti locali;
- SDG 12.8.b Sviluppare e implementare strumenti per monitorare gli impatti dello sviluppo sostenibile per il turismo sostenibile, che crea posti di lavoro e promuove la cultura e i prodotti locali;
- SDG 14.7 Entro il 2030, aumentare i benefici economici dei piccoli stati insulari in via di sviluppo e dei paesi meno sviluppati, facendo ricorso a un utilizzo più sostenibile delle risorse marine, compresa la gestione sostenibile della pesca, dell’acquacoltura e del turismo.
Ma cos’è esattamente il turismo sostenibile e come possiamo essere turisti sostenibili e consapevoli?
Abbiamo deciso di chiederlo a Giulia Napolitano, travel designer specializzata in turismo sostenibile e responsabile. Giulia è la fondatrice di Nomadoos® Travel Design, promuove viaggi etici che rispettano l’ambiente e le culture locali, offrendo esperienze autentiche e personalizzate.
1 – Ciao Giulia e benvenuta! Cosa si intende per turismo sostenibile e cosa vuol dire per te Giulia viaggiare in modo sostenibile?
Per definizione, il turismo sostenibile è “lo sviluppo turistico che tiene conto delle sue attuali e future implicazioni economiche, sociali e ambientali, rispondendo alle esigenze dei visitatori, dell’industria, dell’ambiente e delle regioni ospitanti”.[2]
Il turismo sostenibile è un approccio che mira a ridurre al minimo gli effetti negativi sull’ambiente e sulla cultura locale, incentivando al contempo vantaggi economici e sociali per le comunità ospitanti, garantendo che le generazioni future possano beneficiare delle stesse opportunità. Sotto il grande cappello del turismo sostenibile possiamo trovare diverse declinazioni: turismo responsabile, eco-turismo, turismo comunitario, turismo di prossimità, ciascuno con il proprio focus.
L’eco-turismo, ad esempio, si concentra sulla conservazione degli ecosistemi e sulla sensibilizzazione ambientale, spesso attraverso attività all’aria aperta in parchi naturali e riserve. Il turismo comunitario pone l’accento sul coinvolgimento delle comunità locali, promuovendo il loro sviluppo economico e sociale attraverso un turismo partecipato. Il turismo di prossimità, invece, incoraggia la scoperta dei territori a noi limitrofi, limitando le distanze percorse dai viaggiatori e riducendo così l’impronta ecologica.
Per me, viaggiare in modo sostenibile significa prima di tutto essere consapevoli dell’impatto delle proprie scelte e mettere al centro il rispetto per il nostro pianeta e le sue diversità. Viaggiare con lentezza e curiosità, mantenendo uno spirito di apertura e non giudizio, rappresenta una componente essenziale di questo approccio.
2 – Quali sono le sfide e le opportunità del turismo sostenibile?
La sfida più grande del turismo sostenibile è sicuramente il dover conciliare la conservazione ambientale e culturale con la crescita economica derivante dal settore turistico. Per far sì che questi aspetti siano bilanciati, è necessario che i governi, le amministrazioni e le comunità locali lavorino in sinergia per gestire i flussi turistici, evitando così il fenomeno dell’”overtourism“, che comporta notevoli impatti negativi sul territorio.
Un altro punto che ritengo cruciale è modificare comportamenti ormai radicati da parte di turisti e residenti, e sostenere la transizione verso un turismo più sostenibile: oltre all’implementazione di strategie e regolamentazioni adeguate, campagne informative mirate ed efficaci aiutano i turisti a comprendere l’importanza delle proprie scelte e l’impatto che queste hanno sulle destinazioni visitate.
Le opportunità offerte dal turismo sostenibile sono molteplici sotto diversi aspetti. Dal punto di vista ambientale, questa forma di turismo può contribuire in modo significativo alla protezione del patrimonio naturale, supportando progetti per la tutela della biodiversità. Sul piano economico, le comunità locali possono trarre benefici diretti attraverso la vendita di prodotti e servizi, promuovendo uno sviluppo economico più equo. In ambito sociale e culturale, il turismo sostenibile favorisce la valorizzazione le culture, preservando usi, costumi e tradizioni locali.
Non sono da meno i vantaggi per gli stessi viaggiatori che, grazie al turismo sostenibile, possono vivere esperienze autentiche e significative, trasformando il viaggio in un momento di arricchimento e crescita personale.
In un mondo in cui siamo sempre più connessi ma spesso più distanti, questo approccio può diventare un’opportunità per riscoprire il piacere della lentezza e di una connessione profonda con la natura e le culture diverse dalla nostra, creando legami significativi con le persone ed i luoghi visitati.
3 – Quando andiamo in ferie puntiamo a “spegnere il cervello” per rilassarci e ricaricare le batterie, spesso quindi si pone meno attenzione alle scelte in termini di sostenibilità in quanto percepita come un ulteriore impegno, da cui appunto in vacanza si vuole fuggire. Come fare allora secondo te ad adottare comportamenti sostenibili mentre siamo in ferie senza che vengano percepiti come un peso? Quali strategie si potrebbero adottare?
Per indurre le persone ad adottare comportamenti più sostenibili senza che questi vengano percepiti come un peso, credo sia fondamentale che la sostenibilità diventi un aspetto integrato e naturale dell’esperienza turistica.
Innanzitutto, bisogna partire dall’educazione e dalla sensibilizzazione dei turisti tramite informazioni chiare e accessibili sulle pratiche sostenibili che possono adottare. Siti internet, applicazioni, brochure, video e pannelli informativi sono tutti strumenti utili per evidenziare gli effetti positivi per i viaggiatori e le comunità locali. Ad esempio, spiegare come la scelta di un alloggio a gestione locale può migliorare l’esperienza di viaggio e, al contempo, supportare l’economia locale, può motivare i turisti a fare scelte più consapevoli.
In secondo luogo, le strutture ricettive e le destinazioni turistiche dovrebbero facilitare i viaggiatori migliorando le proprie infrastrutture e servizi, rendendo così le scelte sostenibili più facili e naturali. Offrire opzioni di trasporto ecologico, come biciclette o navette elettriche, e promuovere sistemazioni che adottano pratiche green, come il riciclo e l’uso di energie rinnovabili, può incoraggiare i turisti a comportarsi in modo sostenibile senza dover compiere sforzi aggiuntivi.
Infine, è importante creare esperienze turistiche coinvolgenti che mettano in risalto i valori della sostenibilità. Attività come escursioni guidate in natura, visite a fattorie biologiche o laboratori di artigianato locale possono rendere evidente il legame tra divertimento, apprendimento e rispetto per ambiente e popolazione. Esperienze positive e memorabili legate ad un approccio sostenibile possono trasformare la percezione delle persone, che non leggerebbero più la sostenibilità come uno sforzo ma come parte gratificante della vacanza.
4 – Quali sono i tuoi consigli per limitare i nostri impatti negativi quando andiamo in ferie?
Quando andiamo in vacanza, è importante fare del nostro meglio affinché il nostro impatto ambientale e socio-economico sia un impatto positivo. Questi sono i miei consigli pratici:
- informarsi prima di partire sulla storia, la cultura e le usanze locali. In questo modo poniamo le basi per un viaggio più profondo, dove sarà più facile capire e apprezzare ciò che andremo a visitare. Queste conoscenze sono fondamentali per adottare un comportamento rispettoso delle norme culturali del luogo visitato.
- Privilegiare trasporti a basso impatto ambientale. Quando possibile, meglio preferire il treno, l’autobus o altri mezzi di trasporto pubblici rispetto all’aereo o all’auto. Se dobbiamo volare, possiamo compensare le emissioni di carbonio attraverso programmi di compensazione certificati. Inoltre, una volta arrivati a destinazione, esplorare a piedi o in bicicletta non solo riduce l’impatto ambientale, ma offre anche un modo più autentico e coinvolgente di vivere il luogo.
- Sostenere l’economia locale attraverso le nostre scelte, come mangiare in ristoranti locali che utilizzano ingredienti del territorio, scegliere cibi a prevalenza vegetali per ridurre l’impatto ambientale, fare acquisti presso i mercati e le botteghe artigianali e partecipare a tour e attività gestite da residenti. Queste azioni aiutano a preservare le tradizioni culturali e a mantenere vive le economie locali.
- Scegliere alloggi sostenibili, optando per hotel e strutture ricettive che adottano pratiche ecologiche come l’uso di energie rinnovabili, la gestione responsabile dei rifiuti e l’implementazione di programmi di risparmio idrico, può fare una grande differenza.
Oltre a queste indicazioni, è possibile ridurre la propria impronta ecologica attraverso gesti quotidiani, validi non solo in viaggio ma anche a casa. Ad esempio, evitare prodotti usa e getta e prediligere prodotti solidi e biodegradabili per la cura della persona; utilizzare una borraccia al posto delle bottigliette in plastica e, nei Paesi in cui l’acqua non è potabile, riempire la borraccia dai dispenser presenti negli alloggi. Per soggiorni prolungati, è possibile acquistare un boccione da 5 o 10 litri con cui riempire la borraccia. Anche sostituire buste e sacchetti in plastica con borse di stoffa riutilizzabili per i tuoi acquisti, per fare la spesa o per riporre i vestiti è una buona pratica da implementare.
Infine, è importante utilizzare l’energia e l’acqua in modo consapevole: spegnere le luci e l’aria condizionata o il riscaldamento della propria stanza quando non necessari, fare docce più brevi, evitare di farsi cambiare gli asciugamani e di farsi pulire la stanza tutti i giorni, chiedendolo solo quando realmente necessario. Specialmente nei Paesi del Sud del mondo, anche i piccoli gesti possono fare la differenza.
In conclusione, viaggiare in modo sostenibile non richiede grandi sacrifici, ma piuttosto una maggiore consapevolezza e alcune scelte ponderate!
5 – Ci sono benefici personali dell’adottare un turismo sostenibile quando viaggiamo e siamo in ferie?
Quando scegliamo di viaggiare seguendo le linee guida del turismo sostenibile e responsabile, ci immergiamo in esperienze autentiche che ci permettono di scoprire la vera essenza dei luoghi che visitiamo. Gli incontri con persone di diverse culture e background arricchiscono il nostro viaggio, ampliando i nostri orizzonti e favorendo scambi culturali che possono trasformare la nostra visione del mondo. Queste connessioni spesso portano a una maggiore comprensione e apprezzamento delle diversità culturali.
Anche la connessione con la natura è un altro grande vantaggio del turismo sostenibile. Visitare parchi nazionali, riserve marine o progetti di tutela ambientale ci permette non solo di apprezzare le meraviglie del nostro pianeta in ottica di conservazione, ma ha anche effetti positivi sul nostro benessere psicofisico.
Viaggiare con consapevolezza può darci un senso di soddisfazione e gratificazione personale: sapere che le nostre scelte contribuiscono positivamente alla protezione dell’ambiente e al benessere delle comunità locali ci permette di viaggiare con uno scopo. Questo rende ogni esperienza più significativa e ci lascia con il cuore leggero e ricco di ricordi indelebili.
6 – Ci sono tecnologie e innovazioni che stanno rendendo il turismo più sostenibile e cosa potrebbe aiutare le persone a essere più consapevoli?
Oggi, sempre più strumenti ci possono aiutare a viaggiare in modo consapevole: applicazioni, siti di settore e piattaforme digitali si stanno aprendo sempre di più al turismo sostenibile. Queste innovazioni possono fornire ai viaggiatori informazioni su progetti e attività meritevoli, suggerire itinerari a basso impatto ambientale e indicare strutture certificate per la loro sostenibilità.
Proprio le certificazioni, riconosciute a livello internazionale, offrono garanzie che strutture ricettive e tour operator rispettino standard elevati di sostenibilità e ci aiutano a destreggiarci nel vasto mondo della sostenibilità senza cadere nel greenwashing che, anche nel turismo, sta purtroppo prendendo piede. Alcune delle certificazioni più riconosciute sono “EarthCheck”, “Green Key” e “Leadership in Energy and Environmental Design” (LEED), così come “Travelife”, che certifica non solo strutture ricettive ma anche tour operator improntati alla sostenibilità e al turismo responsabile.
Una delle tecnologie più promettenti è quella delle energie rinnovabili. Sempre più strutture ricettive adottano sistemi solari, eolici o geotermici per ridurre il proprio impatto ambientale. Inoltre, l’uso di sistemi di risparmio energetico negli hotel, come l’installazione di sensori di movimento per l’illuminazione, termostati intelligenti per la temperatura, e riduttori di flusso per l’acqua dei lavandini e delle docce, contribuisce a ottimizzare l’uso delle risorse.
In conclusione, abbiamo accesso a tutti gli strumenti e le informazioni per viaggiare in modo più consapevole, rispettoso e sostenibile, l’importante è mettersi in gioco e provare ad implementare alcuni dei consigli descritti in questo articolo nel nostro modo di viaggiare!
Ben detto. Anche quando si tratta di viaggi, le scelte individuali possono fare la differenza.
Viaggiare in modo sostenibile e consapevole, rispettando l’ambiente, le comunità locali e la cultura dei luoghi visitati, ci offre un’esperienza autentica, di crescita individuale e sociale.
Potete trovare Giulia
sul suo sito web nomadoos.com
sul suo profilo Instagram @nomadoos
E se volete pianificare il vostro prossimo viaggio sostenibile,
potete scriverle direttamente a info@nomadoos.com
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi portare la sostenibilità nel tuo quotidiano, scopri cosa possiamo fare insieme dando un’occhiata ai nostri mini percorsi.
Bibliografia:
[1] https://blog.geografia.deascuola.it/articoli/turismo-sostenibile-dichiarazione-berlino#:~:text=L’Agenda 2030 identifica il,sostenibili di consumo e produzione
[2] UNWTO, Organizzazione Mondiale del Turismo